Archivi del giorno: 30 giugno 2010

Forse sarebbe meglio Byron Moreno

Sarà l’inglese Howard Webb a dirigere la sfida tra Uruguay e Ghana, valida per i quarti di finale di Coppa del Mondo. Webb ha già arbitrato Italia-Slovacchia, Spagna-Svizzera e Cile-Brasile, meritandosi di continuare la sua avventura sudafricana.

Il giornale uruguaiano Ovaciondigital, però, non si limita a ciò:

pero su nacionalidad levanta sospechas, después de que Inglaterra haya sido perjudicada por un error de la terna liderada por Jorge Larrionda en su eliminación frente a Alemania.

Larrionda è il responsabile della clamorosa svista in Germania – Inghilterra (terminata 4 a 1 per i tedeschi), non avendo convalidato a Frank Lampard la rete del 2 a 2. E Larrionda è uruguaiano.

Su Facebook, i tifosi sudamericani puntano il dito direttamente verso Blatter:

Effettivamente, si poteva essere un pochino più accorti.

S.C.

La Spagna ha già vinto

Gli spagnoli, della scaramanzia, se ne fanno un baffo. Sono già vincitori:

El Mundial de Villa

Titola Marca, che chiude l’articolo facendo finta di dimenticarsi di dire:

P.D.: Se me olvidaba, Cristiano Ronaldo nada de nada ante Puyol y Piqué.

Si erano dimenticati (sì, ciao) di scrivere che Cristiano Ronaldo è stata annullato da Puyol e Piqué.

Se ne sono ricordati poi, e allora via col dito nella piaga:

Un capitàn debe defender al grupo. […] En los momentos difíciles debe de dar la cara por el grupo.

Chissà quanto hanno gongolato nel sentire i rimproveri di Luis Figo al capitano portoghese. E d’altra parte è lo stesso Ronaldo a divertire gli iberici:

Me siento destrozado, tengo derecho a sufrir solo.

A pezzi, vuole soffrire da solo.

29 giugno festa nazionale, quindi. In Spagna, ma non a Barcellona, dove il sindaco Jordi Hereu ha vietato l’installazione di maxi-schermi per evitare che le maglie rosse invadessero la città. Questo nonostante ben 8 giocatori della Spagna militino nel Barcellona, e tra questi David Villa, el matador. Chissà se in Catalogna hanno anche loro una radio.

S.C.

E così arrivarono i quarti

Tabellone dei quarti delineato, e la nostra ipotesi di sorpasso americano regge ancora: 4/8 squadre americane (sudamericane, per la precisione), 3 europee e una africana. Tornano a casa le due asiatiche (Corea del Sud e Giappone).

Per quanto mostrato in campo, la Spagna dovrebbe averla vinta facilmente sul Paraguay che, anche ieri col Giappone, ha evidenziato grossi limiti nella costruzione del gioco. L’unica strada percorribile, per i sudamericani – che per la prima volta approdano ai quarti -, è quella già battuta contro l’Italia: massima attenzione in fase difensiva, tutte le speranze sui calci piazzati. Ciò che si prospetta è il contrario di quella che si definisce “una partita a viso aperto”. La Spagna, nonostante Fernando Torres abbia deluso ancora, è quella che ci ricordiamo dall’Europeo. E David Villa ha portato argomenti sufficienti per non far rimpiangere El Nino.

L’Uruguay è una squadra solida dietro e con un reparto offensivo in forma smagliante: Forlan e Suarez (e Cavani) formano un coppia temibile, dotata tecnicamente, rapida e, soprattutto, affiatata. Il Ghana ha dalla sua una prestanza fisica invidiabile, una buona organizzazione di gioco (quando è in giornata) e Asamoah Gyan, ex Udinese, che si sta confermando attaccante di livello. I talentini, sono invece un problema: Jonathan Mensah (nella foto) è squalificato, e Boateng ha riportato un infortunio ad una coscia che lo lascia in dubbio. Il Ghana gioca portando sulle spalle il peso di un intero continente – gli africani sono molto più africani di quanto noi siamo europei -, e il sogno di giungere alle semifinale, cosa mai successa prima.