Quando vai alle medie la cosa fondamentale è avere qualcosa di importante da dire all’intervallo. L’ho imparato in poco tempo questo. Una cosa importante da dire ad esempio da martedì a venerdì è l’ultima puntata di Dragonball, oppure il lunedì è meglio parlare del sabato notte passato con Playboy Late Night. Per trovare sempre argomenti nuovi bisogna imparare a guardare le cose.
Le cose più importanti da guardare quando vai alle medie sono la televisione e le tette delle tue compagne che crescono sotto i maglioni. Ciò è importante per avere qualcosa da dire all’intervallo quando non c’è nessun professore a riempire il nostro tempo e non basta mangiare la Fiesta per avere la sensazione di aver fatto qualcosa.
Alle medie del mio paese la scuola finisce come un giorno normale. Non facciamo le feste come nei film, andiamo solo a scuola, facciamo lezione, all’intervallo parliamo dei peli sotto le ascelle delle ragazze e poi andiamo a casa pensando che siccome la scuola è finita, fino a settembre non ci saranno più intervalli per raccontarci le cose che guardiamo. In estate si sta zitti. Si fissano le cose, i particolari delle cose, i cambiamenti delle cose, mettendo tutto da parte per il prossimo, lontanissimo, intervallo.
Questa è l’estate dei Mondiali. Avrei voluto almeno un po’ di intervallo quest’estate, giusto perchè potevamo avere un argomento in più oltre a Dragonball e agli assorbenti delle ragazze. Avremmo potuto magari parlare un po’ di più, magari trascinare il discorso anche per tutto il corridoio fino alla classe, pensa che bello. Pensa che bello parlare insieme dell’Italia dei Mondiali, di Alessandro Del Piero, dei gol e delle parate, pensa che bello. È per questo che è importante guardare tutte le partite, perchè se riesco a ricordarmele, quelle partite saranno l’argomento preferito degli intervalli della scuola media, tutti mi dovranno ascoltare quando racconto le partite, magari smetteranno anche di mangiare la Fiesta.
Quando l’Italia ha perso, tutti hanno smesso di tifare l’Italia. Dei Mondiali non gliene fregava più niente a nessuno. Mio padre mi ha regalato allora il videogioco dei Mondiali e io a settembre ho vinto i Mondiali con la squadra dell’Italia, ma non era la stessa cosa. A nessuno gliene fregava se l’Italia del videogioco aveva vinto i Mondiali, perchè la coppa era finta, la partita era finta e i calciatori erano finti che sembravano dei manichini, e quando l’Italia del videogioco ha vinto i Mondiali solo io ero un po’ contento, nessuno del condominio ha urlato sul balcone, le macchine in strada non suonavano il clacson, anche mio padre ha continuato a guardare il telegiornale. A nessuno gliene frega niente se l’Italia ha vinto i Mondiali all’interno di un cd inserito nel mio computer, che si trova nella mia cameretta al terzo piano di un condominio di Solbiate Olona (VA).
Per questo quando ho raccontato all’intervallo che l’Italia aveva vinto i Mondiali di calcio 1998 sul mio computer e non in Francia, i miei compagni di classe hanno continuato a mangiare la Fiesta. Luca ha finito di masticare e ha detto che al posto di Dragonball da quest’anno su Italia 1 facevano i Simpson.
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