Abbiamo perso contro noi stessi

In trentacinque minuti abbiamo avuto tutto le risposte che cercavamo. Abbiamo affrontato questo girone non pensando – come si temeva alla vigilia – di essere inferiori, ma pensando di aver già superato il turno. Quando da ragazzino ti raccomandano di non sottovalutare l’avversario lo fanno perché se mai dovessi trovarti nella condizione di dover battere la Slovacchia, tu possa non fare figuracce. Abbiamo visto Chiellini farsi recuperare più volte da un tale Vittek, che lo anticiperà anche nel finale, insaccando il 2 a 0.

E in quel momento sembrava che fosse colpa della preparazione atletica, perché no, non può essere l’Italia quella squadra così molle, lenta e impaurita. Poi è arrivato il gol di Quagliarella, sì, Quagliarella, il primo gol è stato suo. E allora Zambrotta ha perso dieci anni, la maglia di De Rossi è diventata rossa con inserti gialli, Pepe si è ricordato di poter cercare l’uno contro uno.

Abbiamo anche imparato che senza Andrea Pirlo – a metà servizio –, capace di dettare i ritmi e di aprire il gioco, non si va da nessuna parte. (La svolta che ha impresso alla partita pone un quesito rispetto alla vittoria di quattro anni fa: senza di lui, come sarebbe andata a finire?) Abbiamo scoperto che non è sufficiente giochicchiare, in maniera scolastica, e c’è voluto Fabio Quagliarella, dimenticato per duecentocinquanta minuti, a mostrarcelo. Dimenticato, e nessuno saprà mai per quale motivo. Le sue lacrime, alla fine della partita, sono l’icona del rimpianto per non aver avuto coraggio.

Il terzo gol slovacco diventerà un’altra icona, quella della fine di un ciclo, cominciato nel 1998, che quattro anni fa ci ha regalato la soddisfazione più grande, per la quale saremo eternamente grati.

p.s. un mio allenatore, il più “tosto” che abbia mai avuto, aveva scritto sulla cartelletta who dares win, già.

S.C.

7 risposte a “Abbiamo perso contro noi stessi

  1. il terzo gol slovacco è incredibile…neanche nei tornei estivi si vedono ste cose

  2. Ho un dubbio, non è che il calcio italiano di oggi non sia in grado di fornire di più? Quanti giocatori scesi in campo oggi con la maglia azzurra disputeranno la Champions League l’anno prossimo? Tre o quattro. Quelli della rosa della Spagna quasi tutti, per esempio. Ci sarà un motivo.

  3. sono d’accordo completamente con Ivan! Il problema è che in Italia l’unica squadra che gioca con italiani è la Juve, poi ti ritrovi a fare figuracce perché hai gente non d’esperienza.
    Quagliarella è stato senz’altro positivo, ma, almeno per me, andava buttato fuori al primo gol quando è andato e ha calpestato il portiere.
    La differenza tra i giocatori esperti e quelli che avevamo in campo la dimostra proprio Pirlo nella stessa circostanza che è andato ad allontanare i suoi compagni dalla porta avversaria..

  4. Gli juventini si fanno riconoscere sempre :)
    Sul sito di Repubblica Cannavaro prende 7. Dov’era sul terzo gol? In linea generale i senatori hanno fatto veramente schifo. Pirlo e Gattuso non dovevano neanche essere convocati, tutti i loro limiti si sono visti contro il Brasile l’anno scorso. Su Cannavaro stendo un velo pietoso. Maggio doveva giocare titolare, così come Quagliarella. Perrotta, BRIGHI, Balotelli, CASSANO, Cassetti avrebbero senz’altro fatto meglio.

  5. Mah, secondo me – come ho scritto nel post – Pirlo ha rivoltato la partita.
    Per il resto, ora da chi si riparte? (Zambrotta e Camoranesi hanno dichiarato di essere a disposizione di Prandelli).

  6. sì certo, anche Lodetti e Bruscolotti

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