Il vantaggio di essere stato bocciato quattro anni fa è quello che quest’anno non ho nulla da festeggiare. Non mi piacciono le feste, i regali mi imbarazzano, mi infastidisce stare insieme a tanta gente. Non ho paura degli altri, credo, solo che preferisco stare da solo. La maturità mi toccherà farla l’anno prossimo, questo non ci piove, ma perlomeno quest’anno non sono costretto a gioire della mia promozione e al contempo essere costretto alla felicità da una serie di eventi che mi avrebbero messo a disagio come al dover festeggiare la vittoria dell’Italia ai Mondiali, scendere in piazza a Busto Arsizio (VA) a festeggiare dipinto d’azzuro in faccia con cento trombette nelle orecchie e mille e passa voci che cantano ovunque inni d’Italia canzoni di vittoria e notti magiche dove ragazze hanno le canottiere più belle del mondo e non sono interessate al fatto che tutti qui stiano fissando le loro tette perchè l’Italia ha vinto i Mondiali e anche se ci sono eserciti di canottiere azzurre bagnate di acqua spumante cocacole dove affiorano capezzoli in fondo tutto questo accade solo quando si vincono i Mondiali e quelli dei palazzi attorno alla piazza non urlano di fare silenzio perchè alla vittoria dei Mondiali siamo tutti contenti, anche quelli che spesso rompono i coglioni e almeno questa notte spero che qualcuno faccia finta di amarmi, almeno per un pò.
Programmare l’ultima vacanza da adolescente al mare con gli amici e il divertimento che bisogna cercarlo in ogni cosa nella musica nelle ragazze nei supermercati nei viaggi in treno nelle colazioni negli appartamenti all’ultimo piano nelle insegne luminose dei bar nelle ragazze nella spiaggia e nel sole nel gioco negli incubi nel caldo delle stanze nei costumi da bagno nel mare e nell’orizzonte e nella spiaggia bagnata dal tramonto e nella notte, ancora questa notte, la notte dove qualcuno potrebbe fare finta di amarmi, solo per un pò.
Scegliere l’università scegliere lo zaino giusto la scarpa giusta gli occhiali giusti per farsi vedere meglio provare con precisione il percorso per arrivare in sede tra treno metropolitana tram un pezzo a piedi chissà l’estate che caldo e il freddo d’inverno e il fatto di venire sempre e comunque da fuori, da fuori Milano, da fuori il mondo, da fuori l’universo, da fuori quella notte dove ci sarà qualcuno che mi potrebbe amare, anche solo questa nuova notte, in questo nuovo universo, in questo nuovo mondo e in questa Milano nuova.
Scoprire di essere innamorato della tua migliore amica che dentro te ci sono cose che nemmeno ti aspettavi che nemmeno puoi spiegare che non puoi neppure capire solo guardarle e abituarti all’amore al pane di qualche giorno agli appartamenti sfitti ai contratti a progetto alla televisione all’amicizia perduta alle scale dei condomini alla bicicletta in garage alle puntate agli episodi ai minuti che passano alle vergogne nascoste negli armadi ai bicchieri ai lavandini alle piazze e alle notti dove l’Italia vince i Mondiali e tutti sembrano immersi in un grandissimo intervallo che mi separa dal suono dell’ultima campanella.
M.C. – anche – per I mondiali come non li avete mai letti