Archivi del giorno: 2 luglio 2010

Un po’ freddini questi olandesi

Hanno eliminato il Brasile, spiegatelo a giornalisti e titolisti:

Se dopo il primo gol olandese avevamo ancora qualche dubbio,

L’espulsione di Melo per aver passeggiato su Robben spazza via qualsiasi incertezza: è il Mondiale della Juve.

L’arbitro giapponese che corre con in mano il cartellino rosso, sta per alzarlo, si accorge di aver sbagliato, cerca il giallo, e intanto se la ride, non ha prezzo.

Stekelenburg è un grande portiere.

Tutto sommato, un quarto di finale che vale almeno quanto una semifinale.

p.s. e comunque, nulla di cui stupirsi per il risultato.

Prevedere la squadra vincitrice in una sfida tra nazionali

Su Wired di Giugno c’è un articolo sul libro Calcionomica, scritto dal giornalista sportivo Simon Kuper e dall’economista Stefan Szymaski. All’interno del libro i due autori sviluppano un modello basato su statistiche economiche per provare a indovinare le sorti delle sfide tra le nazionali di calcio. Kuper e Szymaski hanno scoperto che, nel 72% dei casi, cioè in tre partite su quattro, si può prevedere il risultato finale utilizzando una formula, che produce una differenza di gol tra i due team, basata su 4 parametri:

  1. dato demografico (pop): una maggiore popolazione corrisponde ad un più grande bacino di utenza
  2. prodotto interno lordo (Pil), al crescere del quale aumentano anche i fondi per la federazione calcistica
  3. esperienza (esp): più si gioca, più bravi si diventa
  4. fattore campo: chi gioca in casa ha un vantaggio

Come funziona la formula?

Su ogni partita tra la  squadra A e la squadra B si può prevedere il risultato finale utilizzando i fattori popPil ed esp, che si sommano in una formula che produce come risultato una presunzione sulla differenza di gol (DG) tra i due team. Tanto per essere chiari:

DG (tra A e B)= 0,137 log [pop(A) / pop(B)] + 0,145 log [Pil(A) / Pil(B)] + 0,739 log [esp(A) /esp(B)

Alla formula si aggiunge un + 0,657 per il fattore campo se le due squadre non giocano in campo neutro. Ad esempio, nel caso dei Mondiali, quel fattore si aggiunge solo se in campo c’è la squadra di casa (la nazionale sudafricana, in questo momento). I due autori hanno provato ad effettuare delle previsione su Sudafrica 2010. E sul tabellone che i due hanno inviato a Wired c’è subito un dato che salta agli occhi: la finale, utilizzando la suddetta formula, dovrebbe essere disputata da Brasile e Serbia. Quest’ultima infatti godrebbe

“di un bonus di esperienza derivante dal suo essere stata la spina dorsale della rappresentativa dell’ex Yugoslavia”.

La composizione del tabellone per quanto riguarda le semifinali appare più realistica:  Serbia VS Spagna e Germania VS Brasile. Magari indovineranno 3 presenti alla semifinale  su 4.
Avremo modo di scoprirlo presto.

P.R. – anche – su I mondiali come non li avete mai letti

Quelli della mozione Prandelli

Quando siamo stati eliminati dal mondiale, i paragoni tra la nazionale e il Paese si sono sprecati. Annoiando anche un po’ – siamo sinceri – che si scopre solo in occasione dei mondiali che in Italia non tutto è perfetto.

Finalmente è arrivata l’intervista a Prandelli, a cambiare l’aria. Pur senza voler continuare con il parallelo, una speranza possiamo concedercela:

Chiamerà Cassano e Totti?
”Vorrei evitare di far nomi, saranno convocati i giocatori che meritano di indossare la maglia azzurra, sarà una scelta meritocratica. Mi auguro di poter portare in nazionale giocatori di grandi qualità. Il rapporto con Totti è straordinario ma in questo momento non sto pensando a lui”.

Ha delle preclusioni su oriundi?
”Se hanno cittadinanza italiana e giocano bene non vedo perché non convocarli”.

[…]

Cosa chiede ai club italiani, di avere il coraggio con i giovani?
”Sono sempre più convinto, avendo lavorato con i giovani all’inizio della mia carriera, che il futuro del calcio è il settore giovanile. Le società devono investire nel settore giovanile, bisogna avere la forza di lavorarci. A Firenze si è investito molto in questo settore e sono convinto che a breve ci saranno risultati”.

Come può crescere il prodotto Italia se chi dovrebbe dargli fiducia (vedi l’Inter) poi punta solo sugli stranieri?
”I ragazzi interessanti ci sono. I club inseguono il risultato in modo veloce e puntano su giocatori più esperti. Alla lunga però sono convinto che anche i grandi club torneranno a programmare e punteranno sui giovani”.

S.C. – anche – su I mondiali come non li avete mai letti

Olanda-Brasile è anche la sfida delle maglie ecosostenibili

post tratto interamente da GliItaliani:

Olanda-Brasile non e’ solo uno dei quarti di finale del Mondiale, ma anche la sfida dell’ ecosostenibilità. Si affrontano infatti due Nazionali che hanno in comune lo sponsor tecnico, la Nike, e quindi anche le maglie che per Sudafrica 2010 sono state prodotte, nei rispettivi colori, con materiale che e’ appunto ecocompatibile.
Le casacche della Selecao e dell’Arancia Meccanica – che fra l’altro nella versione ‘replica’ hanno ottenuto ottimi risultati in fatto di vendite nel negozio monomarca a Nelson Mandela Square – sono fatte di poliestere riciclato di 13 milioni di bottiglie di plastica altrimenti destinate alla discarica.
Quando nel febbraio scorso vennero presentate a Londra, all’evento presenziarono campioni del calibro di Cristiano Ronaldo e Pato (poi non convocato da Dunga). Più originale il modo scelto da Robinho, altro ‘testimonial’ Nike, per presentare la seconda maglia del Brasile, quella azzurra con ‘i pallini’ finora mai utilizzata al Mondiale: l’ha indossata al sambodromo durante le sfilate del Carnevale.
Ciascuna maglia, sia olandese che brasiliana (ma anche quelle di Australia, Nuova Zelanda, Usa, Slovenia, Portogallo e Serbia), e’ prodotta grazie all’utilizzo di otto bottiglie d’acqua di plastica.
Complessivamente, sono state riutilizzate 13 milioni di bottiglie d’acqua di plastica in poliestere riciclato al 100%, pari a circa 254 tonnellate di rifiuti altrimenti destinati alla discarica, sufficienti a coprire piu’ di 29 campi da calcio. Se messi in file coprirebbero oltre 3.000 chilometri, ovvero circa l’intera costa del Sud Africa.
Nike ha utilizzato bottiglie di plastica, prelevate da discariche giapponesi e taiwanesi, che sono state fuse insieme per produrre filati che a loro volta sono stati convertiti in tessuto. Questo processo permette di risparmiare materie prime e di ridurre il consumo di energia fino al 30% rispetto alla produzione con poliestere vergine.
Nella versione originale la maglia del Brasile ha lo stemma stampato e non ricamato, perche’ cosi’ hanno voluto i giocatori per evitare ‘fastidi’ sulla pelle. Sui lati delle maglie ci sono ‘bolle’ speciali che servono a facilitare la traspirazione.
Anche questo puo’ servire per vincere il titolo mondiale.

Brasile – Olanda, tutto pronto

Sì, ok, non aspettiamoci la partita più spettacolare della storia, perché potremmo rimanere delusi. Brasile e Olanda sono squadre ordinate e, non a caso, possono contare sulle due difese meno battute del mondiale.

Senza voler esagerare, la partita di questo pomeriggio è una mezza finale. Insieme all’Argentina (a Messi?) sono le squadre che hanno mostrato in campo tutto il loro valore, anche con una certa continuità (a differenza della Germania, ad esempio).

Dunga, uno che difficilmente rilascia proclami e frasi ad effetto, questa volta – un minimo – si è  sbilanciato:

Dobbiamo giocare per vincere, in attacco, mi aspetto una grande partita. Sarà una gara tecnica, che entrambe le squadre giocheranno in maniera offensiva.

Doveroso aggiungere che Felipe Melo, assente agli ottavi, sarà questa volta schierato titolare dal c.t. brasiliano. Perché un conto sono le parole, un conto il campo. Per il resto, non dovrebbero esserci sorprese: difesa “italiana” più Bastos sulla sinistra, Gilberto Silva, Melo e Dani Alves a centrocampo, Robinho, Kakà e O’ Fabuloso davanti.

Credete in noi, perchè noi ci crediamo.

E’ stato, invece, lo slogan di Van Marwijk durante la conferenza stampa. Va detto che tanti di noi ci credevano già: sicuri che anche loro ci credano? Per il c.t. olandese un unico dubbio, che risponde al nome di Rafael Van der Vaart. Sembra che invece Robben abbia recuperato e che quindi sarà della partita sin dal primo minuto.

Questa sera Ghana – Uruguay, di cui scrivemmo qui.