Archivi del giorno: 10 luglio 2010

Farsene una ragione

Come vendere un televisore: un racconto sui Mondiali 2010

La cosa bella dei Mondiali è che si vendono televisori. Se ne vendono a pacchi, di televisori quando ci sono i Mondiali e io di lavoro vendo i televisori dell’Euronics. Il mio lavoro lo faccio bene, io mi studio il volantino coi prezzi, le caratteristiche dei modelli, poi memorizzo tutto e quando vieni a chiedermi un televisore, io so venderti il televisore adatto a te. Roba che in pochi sanno fare, e io la faccio.

La mia ragazza si chiama Greta, ha 20 anni e fa l’Università per prendere la laurea. Io la Greta la amo perchè è una brava ragazza, abita vicino a casa mia e da piccolo quando la incontravo non la salutavo nemmeno che avevo paura, anche se avevo tre anni più di lei.

Quando ci sono i Mondiali per vendere i televisori appendiamo le bandierine dell’Italia per tutto l’Euronics, all’ingresso mettiamo uno zerbino di prato verde finto con le righe bianche finte del centrocampo così che un cliente quando entra capisce già che ci sono i Mondiali e gli viene la voglia di prendere il televisore. Io lo aiuto in questa scelta, e lo faccio bene.

La mia ragazza Greta dice che si è messa con me perchè sono un bravo ragazzo di tre anni più grande di lei. La amo. Io vorrei avere un contratto a sei mesi da Euronics per amarla meglio, per prenotare le vacanze ad agosto e non solo un week-end al mare che è comunque bello. Alla Greta piace il mare.

Appena arrivano i nuovi depliant io me li studio tutti. I miei colleghi non lo fanno ma io ci tengo a fare il mio lavoro con precisione, anche se ho un contratto a tre mesi per volta, anche se la nuova polo dei Mondiali che ci hanno dato ha una taglia in meno. Mi hanno detto che sono io che ho una taglia in più, che sono ingrassato ultimamente, che forse ai clienti non piaccio perchè sono grasso ma io lo so che sono meglio degli altri, io i depliant me li studio e so tutte le caratteristiche dei televisori.

La Greta mi dice sempre che sono bello ma io non ci credo. Le dico di sì per non farla arrabbiare perchè poi mi dispiace. Capisco quello che è bello e quello che non lo è, come un televisore, non ci vuole poi tanto. L’importante è saperlo di esserlo, ecco tutto. E sapere poi che anche se un televisore è brutto c’è sempre un cliente per cui è adatto, e questa cosa la puoi sapere solo se leggi con attenzione i depliant dell’Euronics, non tutti lo fanno e non tutti lo capiscono.

Quando l’Italia ha perso i Mondiali è iniziata la crisi. Noi speravamo tutti che l’Italia vincesse i Mondiali perchè così finalmente gli italiani erano contenti e compravano tante cose come le magliette dell’Italia, le vuvuzela dell’Italia, la Gazzetta che parla dell’Italia, i dvd delle partite dell’Italia e i televisori per guardarli. Ma l’Italia ha perso i Mondiali quindi tutto questo non succede ed è brutto dover aspettare ancora quattro anni per immaginare di stare un poco meglio sognando che l’Italia vinca i Mondiali. Le Olimpiadi non valgono niente, da questo punto di vista.

Non tutti capiscono che a volte si può star male. Star male a volte, può far bene, se la persona o la cosa per cui si sta male, capisce questa cosa del fatto che stai male. Se però non se ne accorge nessuno che stai male e nessuno capisce quello che sei diventato col dolore, è un pò come star male per niente, e quindi star male ancora di più, sentire più dolore. Allora mi metto a leggere il depliant pubblicitario dell’Euronics, studio tutti i modelli dei televisori, li memorizzo e appena arriva un cliente gli mostro quanto è bello fare il mio lavoro.

M.C. – anche – per I mondiali come non li avete mai letti

Finalista che vai, regina che trovi

Ce la vedete la regina Elisabetta d’Inghilterra che si fa un tour dopo partita negli spogliatoi dei “bianchi maestri”? Direi di no.  Con la Spagna, e la regina Sofia, capita anche questo invece.

La presenza dei reali di Spagna sugli spalti dello stadio quando gioca la Roja non è una novità. C’erano due anni fa quando gli iberici trionfarono agli Europei. E c’erano, purtroppo per loro, anche qualche settimana fa quando la Spagna esordì in Sudafrica, con il passo falso contro la Svizzera.  Indiscrezioni giornalistiche danno presente la regina anche domenica, in rappresentanza di tutto il paese, laddove  Zapatero e i vertici del governo dovrebbero rimanere a casa.

Alla loro di regina (Beatrice) si rivolgono, invece, il cantante olandese Guus Meeuwis e il suo compatriota comico Youp van’t Hek in questa singolare canzone tv di grande successo al momento nei Paesi Bassi.  Suggeriscono alla sovrana di trovarre uno spazio in agenda per domenica, perché forse dovrà celebrare insieme ai suoi sudditi il trionfo mondiale dei Tulipani.

M.D.